Apostrofi di Fantascienza 12 –Nel 2014 il designer svedese Simon Stålenhag raccoglie in un volume alcuni suoi dipinti iperrealistici che mostrano una Svezia distopica e retrofuturista, e dà loro continuità abbozzando una storia che spiega ciò che stiamo osservando. È appena nato “Tales from the Loop” straordinario viaggio per immagini pubblicato in Italia alla fine del 2017 in un volume da collezione di Mondadori e divenuto oggi una serie televisiva di successo prodotta da Amazon.
Più che letteratura in senso stretto, quella di Simon Stålenhag è arte. Ma perché, allora, inserire l’autore svedese in una rubrica che parla di letteratura fantascientifica? Perché, attraverso la sua arte, Stålenhag ci racconta una strana storia.

In “Tales from the Loop”, pubblicato in Italia da Mondadori con il titolo “Loop” nel 2017, l’autore immagina infatti che tra il 1954 e il 1969 il governo svedese abbia fatto costruire il più grande acceleratore di particelle al mondo, un’enorme struttura circolare sotterranea estesa per decine e decine di chilometri nelle profondità della campagna attorno al lago Mälaren, che viene comunemente definito dalla popolazione “il Loop”. Grazie a questo portento della tecnologia il progresso scientifico ha fatto in pochi anni uno straordinario balzo in avanti, ma un malaugurato incidente fa abortire qualunque altro tipo di sperimentazione rendendo il Paese una vasta campagna desolata in appena un ventennio. In questa Svezia alternativa a cavallo tra gli anni ’80 e ‘90 si possono scorgere ancora immense costruzioni industriali avveniristiche e desuete allo stesso tempo, vecchie Volvo station-wagon e goffi robot artropodi, sterminati macchinari dismessi e misteriose sfere di metallo arrugginito che Stålenhag non si limita a descriverci, ma ci mostra attraverso una straordinaria galleria di dipinti iperrealistici.

Tali dipinti, realizzati con una complessa tecnica digitale, sono accompagnati da didascalie che affrontano per nuclei tematici la storia del “Loop”, pertanto non aspettatevi un romanzo in senso stretto, o comunque una storia che segua le avventure di un protagonista sviluppandosi attraverso specifiche situazioni e dialoghi, ma più che altro una sorta di enciclopedia fotografica sullo stile de “I migliori scatti del ‘900”, in cui si può osservare la riproduzione gigante (magari su due pagine) di un momento topico/simbolico di un determinato evento storico e, in una colonnina a lato, si può leggere una descrizione (decisamente più breve di questo articolo) che spiega chi ha realizzato le foto, perché e che cosa stesse accadendo. Al termine della lettura avrete un’idea generale della vicenda e, cosa che poche altre opere di genere vi permettono di fare, potete spaziare con l’immaginazione riempiendo come più vi aggrada quelli che in altri contesti potremmo definire “buchi di trama”.

Nel pubblicare in Italia l’opera del designer svedese, Mondadori ha realizzato un vero e proprio capolavoro. Se vi aspettate un libretto agevole e poco più che tascabile, con una bella copertina rigida e buona qualità di stampa su carta patinata, siate pronti a ricredervi. Il libro, parte della collana “Oscar INK”, è infatti un vero e proprio tomo enciclopedico di dimensioni ragguardevoli e dalla robustezza straordinaria, stampato in qualità impressionante su una carta porosa e pesantissima che, valorizzando i colori vivaci utilizzati da Stålenhag nelle sue illustrazioni, non potrà fare altro che ipnotizzarvi. Solo sfogliando il volume sperimenterete un’incontenibile produzione di dopamina che farà riemergere il collezionista che è in voi. Una volta constatato quanto il volume di Mondadori stia bene nella vostra libreria, non potrete fare a meno di aggiungere alla vostra lista desideri “Electric State” (seguito di “Tales from the Loop”, ambientato negli Stati Uniti del 1997, in uscita il 5 maggio) e ammaliati dalla qualità dell’opera dell’autore, proverete l’irrefrenabile impulso di cercare online tutti i dipinti prodotti da Stålenhag, finendo inesorabilmente con il seguire persino il suo profilo Instagram (cosa che vi permetterà di scoprire che, oltre ad avere straordinarie doti di illustratore, è anche un’ottimo fotografo).

Non da ultimo, vi lancerete a capofitto nella visione di “Tales from the Loop”, serie tv antologica, prodotta da Amazon e disponibile sulla sua piattaforma Prime Video, ispirata all’opera di Stålenhag e in grado di riprodurne in maniera straordinariamente fedele l’arte visiva e le ambientazioni.
