Apostrofi di fantascienza 4 – Pubblicato nel 1957, il Graphic Novel scritto Héctor Germán Oesterheld e disegnato da Francisco Solano López viene ricordato non solo per la narrazione straordinaria e i disegni evocativi di una realtà angosciante, ma anche per aver in qualche modo anticipato il dramma dei desaparecidos a cui stava correndo incontro l’Argentina.
“L’Eternauta” è senza dubbio il Graphic Novel di genere fantascientifico più straordinario che sia mai stato scritto. Pubblicato in Argentina sulla rivista “Hora Cero” nel 1957, l’opera di Héctor Germán Oesterheld, disegnata da Francisco Solano López, racchiude le migliori caratteristiche del genere, declinate in una narrazione efficace e angosciante. A contribuire al successo dell’opera ci ha pensato anche la Storia: il Graphic Novel, infatti, viene comunemente considerato una profetica metafora della dittatura che avrebbe sconvolto di lì a poco il Sud America e del dramma dei desaparecidos, tra le cui schiere va annoverato lo stesso Oesterheld, prelevato da una squadra armata il 21 aprile del 1977 e mai più ritrovato.

Il preambolo è tra i più classici: una fredda sera d’inverno, nella casa di uno scrittore di Buenos Aires, si materializza un uomo che afferma di essere il “vagabondo dell’infinito”, una persona che ha peregrinato a lungo nello spazio-tempo alla disperata ricerca della sua famiglia. Lo scrittore, spinto a credere al visitatore dal fatto che questi sia comparso dal nulla proprio dinanzi ai suoi occhi, si ferma ad ascoltare la sua storia in stato quasi catatonico, venendo in breve rapito dalla straordinaria sequenza di eventi che gli viene narrata.
L’uomo viene dalla Terra e, proprio come lo scrittore, anzi, è argentino. Si chiama Juan Salvo e la sua storia inizia in una fredda sera d’inverno come quella in cui si è presentato a casa del suo interlocutore. Si trova nella mansarda di casa sua a giocare a carte con degli amici quando, dalla radio accesa, giunge la notizia di uno strano incidente nucleare che sprigiona una nube tossica sull’emisfero australe. Chiusi in casa, gli amici non danno troppo peso alla notizia fino a quando, fuori dalla finestra, assistono a una strana nevicata fosforescente che inizia a uccidere tutti coloro che sono stati sorpresi in strada. A partire da quel momento, comincia una concitata corsa ai ripari che spingerà Juan, sua moglie, sua figlia e i suoi ospiti a escogitare modi ingegnosi per non entrare in contatto con la neve assassina e, soprattutto, a fabbricare delle tute che, una volta terminate le provviste presenti in casa, permettano loro di uscire in completa sicurezza. Il loro industriarsi viene intervallato dalle notizie sempre più frammentarie che si possono sentire via radio, che testimoniano l’estensione del fenomeno e, soprattutto, l’insorgere di nuovi, inspiegabili eventi che sembrano collegati alla misteriosa nevicata. Ciò che ancora non sanno i protagonisti, è che stanno assistendo al preambolo di un’invasione aliena e che quella catena di eventi che hanno potuto scorgere dal piccolo cono di luce offerto dalla finestra li renderà l’ultimo fronte della resistenza umana contro gli spietati invasori.

Senza entrare ulteriormente in dettagli che rovinerebbero la lettura, dirvi che le circa 400 pagine del Graphic Novel contengono tutto ciò che vi aspettereste dalla perfetta opera di fantascienza (l’incontro con creature mostruose, il confronto con intelligenze aliene spietate e implacabili, la tenace lotta per la sopravvivenza, un assurdo concatenarsi di eventi che renderanno il nostro sfortunato protagonista improvvido viaggiatore dello spazio-tempo) ci sembra più che sufficiente a farvi comprendere quale sia la portata di questa straordinaria opera.

Oesterheld confeziona un romanzo grafico eccezionale, in cui ogni personaggio è ben caratterizzato e il succedersi degli eventi non fa calare la tensione nemmeno per una vignetta. Se a ciò aggiungete il tratto di Solano López, giocato sul crudele contrasto tra il bianco e il nero e sull’incredibile espressività dei protagonisti, il capolavoro è servito.
Netflix ha recentemente annunciato la volontà di produrre una serie TV ispirata al fumetto, ma già nel 2016 Hollywood ha (volutamente?) citato l’opera con il film di Dan Trachtenberg “10 Cloverfield Lane”, in cui si ritrovano diverse delle atmosfere che hanno reso immortale l’opera.
