Una stagione dalle grandi emozioni quella che è andata in scena al Teatro Greco-romano di Portigliola (RC) per la rassegna di teatro classico “Tra mito e storia”, divenuta in pochi anni un appuntamento atteso e imperdibile. Elisabetta Pozzi, immensa, con L’ultima notte di Elena ha offerto, a luglio, un’anteprima da tutto esaurito alla quarta edizione di una manifestazione, seguita da un pubblico numeroso e appassionato, che anche in questo 2020, tra timori è regole anti-covid, ha restituito serate di grande coinvolgimento. Il primo festival di teatro classico a ripartire dopo il lockdown. A valutare e attuare, in maniera rigorosa, ogni aspetto normativo e logistico dettato dall’emergenza sanitaria, superando le incertezze grazie a un’organizzazione puntuale, è stato Rocco Luglio, sindaco di Portigliola e promotore della rassegna, che ha raddoppiato l’impegno e gli sforzi perché il teatro nel parco archeologico dell’antica Locri non si fermasse, grazie anche all’appoggio e alla collaborazione della direttrice Rossella Agostino. Il direttore artistico Edoardo Siravo ha messo in piedi un cartellone con spettacoli e artisti d’eccellenza, a cominciare appunto da Elisabetta Pozzi, che già aveva conquistato il pubblico della Locride nel 2018 con un’indimenticabile “Cassandra”: un ritorno atteso, con cui l’attrice ha bissato il successo. Ad agosto, due serate sold out per la Scuola Cinematografica della Calabria, con uno straniante “Edipo Re” ambientato in un campo rom, per la drammaturgia e regia di Bernardo Migliaccio Spina, visionario e controcorrente, sempre innovativo. Antonio Tallura, locrese, protagonista di tante e importanti produzioni artistiche degli ultimi anni, ormai legato a doppio filo alla manifestazione, ha poi portato in scena la “contemplazione lirica” della volta celeste con “E (ri)uscimmo a riveder le stelle”, unendo in maniera sapiente la poesia all’astrofisica grazie alla partecipazione di Marco Romeo. Una conferma anche lo spettacolo al tramonto, con una spassosissima “Aulularia” portata in scena dall’eccezionale Massimo Venturiello, cui è seguito l’ormai tradizionale appuntamento all’alba di Ferragosto con Vito Cesaro e Claudio Lardo che, assieme al baritono Carmine Monaco, hanno riproposto i più divertenti sketch del teatro meridionale. Fuori rassegna, ma sempre nell’area del Teatro greco-romano il live di Dodi Battaglia per un tuffo nelle canzoni cult dei Pooh: l’intera storia della musica italiana è segnata dalle loro sonorità. Conclusione della rassegna con “Prometeo” di Patrick Rossi Gastaldi, rilettura del classico di Eschilo con lo straordinario Edoardo Siravo. Infine, “Storia di un attore” per il Premio Tessalo del Nuovo Imaie, al grande regista teatrale Antonio Calenda, quale ambasciatore della cultura classica nel mondo, che ha ripercorso la propria carriera affiancato da talenti come Francesca Benedetti, Germano Mazzocchetti, Dodo Gagliarde, Filippo Amoroso e Antonio Tallura. A settembre, le emozioni dell’arte condivisa sono ancora intense, ma proprio sull’onda di tanta bellezza si pensa già alla prossima edizione. Ne parleremo a breve con Rocco Luglio ed Edoardo Siravo. (Foto Ufficio stampa Jacopo Giuca)
Tra mito e storia, al Teatro Greco-romano di Portigliola sull’onda del successo si pensa alla prossima edizione
