Matrimoni, battesimi, compleanni, anniversari in questa stagione trovano il periodo migliore per essere organizzati al meglio, clima e location si prestano bene, ma il 2020 non è come gli altri anni, la pandemia e il conseguente distanziamento sociale hanno reso tutto difficile se non, in alcuni casi, impossibile. Impossibile come, tra le tante cose, organizzare il proprio matrimonio invitando parenti e amici. Una buona parte sono slittati al prossimo anno. Con Carlo Chianese proprietario della tenuta “Pietra di Fonte”, sita a Roccella Jonica (RC), abbiamo cercato di capire meglio il momento che il settore sta vivendo e il futuro che lo attende.

Quali i primi pensieri appena il governo ha deciso il lockdown? I pensieri purtroppo sono cominciati molto prima. Avevo già intuito che la questione era molto seria. È stato un provvedimento necessario e da subito ho iniziato a pensare alla riapertura e come si sarebbe dovuto riorganizzare il lavoro in termini di accoglienza e di sicurezza dei clienti, oltre a garantire la tranquillità dei collaboratori sul posto di lavoro.

Come vi siete organizzati? Ho preferito posticipare l’apertura dopo il 15 giugno per poter sfruttare al meglio le aree esterne e l’ampio giardino di 3000 mq consentendo quindi un distanziamento dei tavoli molto ampio e senza forzature dettate da esigenze di spazio, in modo da tutelare la privacy dei clienti e consentire di svolgere la cena in maniera rilassata e in totale tranquillità. La struttura di Pietra di Fonte, si presta molto ad un distanziamento “naturale”, senza bisogno di ricorrere al fatidico metro. Per quanto riguarda gli eventi, d’accordo con gli sposi, abbiamo preferito rinviare al prossimo anno quasi tutti i matrimoni dell’estate 2020 in quanto il “giorno più bello” deve essere appunto tale e non caratterizzato da limitazioni giuste, ma sicuramente in contrasto con lo spirito di festa e divertimento tipici di eventi così importanti.

Cosa si aspetta nell’immediato? Stiamo ricevendo molte richieste da parte di clienti che chiedono di poter cenare in giardino. Dovremo tutti prestare molta attenzione alle norme che riguardano la sicurezza interpersonale, evidentemente l’idea di stare all’aperto dà un maggiore senso di tranquillità. Proprio per questo credo molto alle potenzialità della struttura ed alla possibilità di poter utilizzare gli ampi spazi esterni del ristorante, con lo splendido panorama collinare che giunge fino al nostro mare Jonio. Occorre trasmettere fiducia ai clienti e questo è possibile solo con un’organizzazione che deve essere efficiente, rispettosa delle regole, ma non rigida e troppo formale. L’obiettivo è quello di far passare al cliente dei momenti di relax facendo dimenticare, almeno per la durata di una cena, il brutto periodo che sembra per fortuna volgere al termine.

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Quale il futuro della ristorazione? La ristorazione italiana è la migliore al mondo, per materie prime, tecniche di cottura e servizio in sala. È una grande opportunità per il futuro dell’Italia e per tutti gli operatori di questo settore, occorre però avere presente che molto cambierà in termini di offerta e di servizio, sarà un’occasione per tutti per ripensare al proprio ruolo ed alla propria proposta che, a mio avviso, dovrà essere sempre più diversificata quanto semplice, basata su tradizione e innovazione, stagionalità e territorialità. Ed in questo la Calabria ha ancora tantissimo da esprimere.

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