Apostrofi di fantascienza 7 – Tra il 2002 e il 2005 lo scrittore inglese Richard K. Morgan ha pubblicato una trilogia di fantascienza, composta dai libri “Altered Carbon”, “Broken Angels” e “Woken Furies” (distribuiti in Italia da TEA con i titoli “Altered Carbon”, “Angeli spezzati” e “Il risveglio delle Furie”), che immaginano un mondo complesso e affascinante, in cui l’umanità è sì riuscita a ingannare la morte, ma non a migliorare la propria qualità delle vita.

Il mondo di “Altered Carbon” immaginato da Richard K. Morgan è il frutto di un’ispirazione cyberpunk che prende gli aspetti più affascinanti della tradizione fantascientifica per declinarli in maniera oscura e inquietante.
L’umanità, nella trilogia, è riuscita a ingannare la morte servendosi di una tecnologia in grado di immagazzinare la coscienza e i ricordi delle persone in una scheda di memoria (la cosiddetta “pila corticale”) che, innestata alla base della testa, garantisce la sopravvivenza alla morte del corpo.

Il corpo umano stesso, spesso sofisticato prodotto della bioingegneria più che dell’unione sessuale, viene considerato alla stregua di un oggetto, spesso di lusso, tanto che il processo di trasferimento della coscienza da un corpo all’altro viene definito “ricustodia”. Per quanto la capacità di portare a termine questo procedimento garantisca una vita lunghissima e dia seconde opportunità a chi è scomparso in incidenti, la qualità della vita, nel corso dei secoli, è peggiorata. Anzitutto perché il processo di ricustodia è costosissimo e vi possono avere accesso solamente persone danarose o alte cariche dello stato, spesso indicati come membri delle “Alte Famiglie”, in secondo luogo perché la digitalizzazione delle coscienze ha esposto l’uomo a virus informatici che minano la sanità mentale delle persone contagiate.
Questo sviluppo tecnologico, naturalmente, ha declinato l’esistenza in termini fortemente materialistici, tanto da rendere sempre più rarefatti i rapporti umani e da irrigidire ulteriormente i già temibili integralismi religiosi. Il credo si ritrova infatti letteralmente in ginocchio dinanzi a ciò che ritiene una negazione della vita vera, un ritardo inaccettabile del giorno della resurrezione che per la prima volta nella storia unisce sotto un unico vessillo i fedeli islamici e cristiani. A ciò si aggiunga che il progresso tecnologico ha ovviamente permesso di raggiungere mondi inesplorati e di scoprire che l’evoluzione della specie teorizzata da Darwin sia in realtà stata “viziata” dalle ingerenze di una specie marziana, esseri antropomorfi con grandi ali e volti dotati di lunghi becchi cartilaginei, che avevano conquistato l’universo prima di estinguersi in una terribile guerra civile interplanetaria mentre i nostri antenati scendevano dagli alberi.

L’espansione degli orizzonti, ovviamente, ha portato con sé nuovi interessi commerciali e terribili guerre, combattute tra le Famiglie e rivoluzionari tra i quali spicca Quellcrist Falconer, ideologa che ha cercato di liberare dallo scacco degli Harlan il proprio pianeta, Harlan’s World, e che per questo ha subito “Vera Morte” (assassinio con distruzione della pila corticale per impedire la ricustodia). Gli insegnamenti di Falconer, tuttavia, faranno presa su moltissimi harlaniti, tra cui Takeshi Kovacs, il protagonista della trilogia, membro del “Corpo di Spedizione” (truppe di assalto per la conquista di mondi remoti, addestrati per essere inviati digitalmente in corpi già presenti sul posto e conquistare così in poche ore centri strategici) mai troppo ligio al dovere e guidato da una personalissima morale.

Se il contesto in cui si muoverà Takeshi è, come abbiamo visto, affascinante, i grandi temi della saga restano tuttavia inespressi, complice una narrazione in prima persona che cerca di rendere l’idea di quanto sia frammentata la coscienza del protagonista, che cambierà almeno cinque “custodie” nel corso delle sue avventure. La scrittura di Morgan è confusionaria, spesso lenta e grottesca, soprattutto nelle esasperate scene di sesso, in cui la presenza della sola fisicità viene accentuata da un linguaggio ruvido. Ciò non toglie, tuttavia, che la potenza immaginifica del suo universo sia colossale e che la realtà sognata dallo scrittore lasci una traccia indelebile in tutti coloro che avranno la pazienza di affrontare la lettura della saga. Un fascino che ha reso “Altered Carbon” una serie televisiva di successo, di cui sono disponibili su Netflix due stagioni.